3 aprile 2020

Blue Milk Agency

L’emergenza trasformata in opportunità: smart working e distrazioni in aiuto alla concentrazione.

Blue Milk Agency

Quali sono i cambiamenti, positivi, che ha portato il dover rispondere tempestivamente a questa pandemia? In questo periodo di emergenza molti stanno sperimentando il lavoro da casa, ma come si fa a rimanere produttivi tra le mura domestiche?

 

Lo stato di emergenza, attivata per far fronte alla pandemia causata dal Covid-19, ha modificato radicalmente le cose più semplici, le abitudini comunemente più diffuse e soprattutto il lavoro.

Che cos’è lo smart working?

Il lavoro agile, o all’inglese smart working, di cui stiamo sentendo parlare ininterrottamente da settimane non è altro che “una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall'assenza di vincoli orari o spaziali e un'organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro” secondo quanto affermato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

In altre, e più dirette, parole è una modalità che aiuta e favorisce i lavoratori, conciliando al meglio il tempo dedicato alla vita privata e quello impiegato nelle attività lavorative. Favorisce la produttività e, secondo quanto definito nella Legge n. 81/2017; si concentra sulla flessibilità organizzativa, sulla volontarietà delle parti e sull'utilizzo di strumentazioni che consentano la modalità di lavoro da remoto.

Con il registrato aumento di produttività il telelavoro è una realtà che, nelle sue varie forme e misure, è destinata a perdurare, sopravvivendo al tempo del Coronavirus. Il telelavoro, infatti, sembra essersi insediato nella quotidianità con l’ottica di restare, nelle sue diverse forme, modalità e misure. Il motivo è che questa nuova tipologia funziona: rende più produttivi, più sereni e anche soddisfatti. Molte piattaforme (come Slack, Trello, Cisco…) che offrono la possibilità di attuare videoconferenze sono destinate, essendo sempre più diffuse, a incrementare le loro offerte e possibilità, diventando più complete, ramificate e utili nel corso di tempo che parte da ora.

Il focus del trasferimento dei lavori dalla modalità tradizionale a quella intelligente, si differenzia in varie necessità: la tutela dei lavoratori, la protezione del contesto sociale, il mantenimento della continuità dei servizi, l’accelerazione e la promozione della cultura digitale delle imprese. Tra le molte iniziative richiede un momento di attenzione per importanza, e come dimostrazione di utilità e fattibilità, un servizio in particolare.
Un cambiamento, eccezionalmente positivo, avvenuto in risposta alla pandemia riguarda, infatti, un aggiornamento che persisterà passato lo stato d’emergenza: la giustizia diventa digitale. 19 anni fa, per la prima volta, il D.p.r. n.123 del 2001 ha regolamentato la disciplina sull’uso degli strumenti informatici e telematici nel processo civile, amministrativo e dinanzi alle sezioni giurisdizionali della Corte dei conti. A seguito di una lunga, e rispettata a singhiozzi, sperimentazione si è arrivati alla nascita del processo civile telematico (Pct) il 30 giugno 2014. Oggi, con l’occasione, si predispone l’avvio effettivo e più ramificato di una nuova giustizia digitale a favore della semplificazione delle udienze e di un processo equo e certo, quantomeno nel rispetto delle tempistiche.

Ma, quindi, come si fa a lavorare al meglio nella comodità di casa?

1. Organizzazione

Cosa che si potrebbe estendere, in realtà ad ogni attività della vita. L’organizzazione deve regnare sovrana anche nei momenti, come questo, di cambiamento e incertezza. Assicurarsi di ricevere o di produrre regole precise, è fondamentale per la "to do list" quotidiana.

2. Strumentazione

"Il fine giustifica i mezzi" … ma non sempre!
Svolgere profittevolmente il proprio lavoro è possibile unicamente avendo a disposizione i corretti strumenti; questo non riduce l’elenco unicamente alla connessione Internet ma la amplifica a computer, telefoni aziendali, postazioni di lavoro…

3. Routine

È proprio vero che le abitudini rendono la vita meno eroica ma più comoda; specialmente in questo periodo in cui è importante mantenere le abitudini di tutti i giorni. Alzarsi al solito orario, fare colazione, lavarsi e cambiare vestiti; mantenere questa routine mantiene sia il livello di concentrazione sia quello di professionalità. È importante rispettare anche la stessa frequenza e cadenza delle pause, magari ogni due ore.

4. Distrazione

La flessibilità garantita da questa modalità di lavoro, allevia tempo e fatiche inerenti agli spostamenti, ma non solo, dall’ufficio a casa; conseguentemente, aumenta il tempo per sbrigare le faccende di casa sempre rimandate a data da destinarsi. Alternare il lavoro al computer con la lavatrice e la pentola sul fuoco risultano chiavi di volta nel garantire la produttività: a quanto pare, distrarsi aiuta a concentrarsi.

5. Comunicazione

In ultima, ma non di certo per importanza, è fondamentale mantenere viva la comunicazione e l’ascolto attivo tra colleghi. Importante e necessario, però, risulta prestare attenzione al filo sottile che divide l’eccesso, che porta alla distrazione, e la mancanza, che comporta spesso l’inficiare del singolo lavoro, quindi poi quello di tutti.

Il prospetto più realistico è che, una volta superata la crisi, non torneremo più indietro. Verranno ridotti i giorni in cui le mamme dovranno dividersi, o peggio, decidere, tra i figli e i colleghi, e i papà saranno sempre più pronti a caricare la lavastoviglie e cucinare la cena. 
Noi di Blue Milk stiamo lavorando a pieno regime per i nostri clienti, alternando grafiche e strisce di codici alla preparazione della pappa per il gatto e alle sfide a nascondino con i bambini. Se avrai bisogno di noi, saremo sempre alla portata di un click.

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